Un piano di investimenti da circa 23 milioni per le infrastrutture irrigue del Nord Sardegna. Il Consorzio di Bonifica ha ufficializzato ieri, 10 dicembre cinque nuove convenzioni con la Regione, opere finanziate dai fondi FSC e fondi del Piano regionale di bonifico con l’obiettivo di trasformare la gestione dell'acqua rendendola più sicura, moderna e capace di resistere ai cambiamenti climatici. Con immediata operatività: nei primi mesi del 2026 si darà il via alla progettazione esecutiva e alle procedure di gara per i lavori più urgenti. Quindici gli interventi in programma a partire dai 13,4 milioni di euro destinati alla Piana di Chilivani con la nuova derivazione dal Rio Mannu: l'opera più imponente garantirà una fonte d'acqua flessibile e sicura per un distretto cruciale; 4,5 milioni di euro andranno alla impermeabilizzazione del canale irriguo di Perfugas ed eliminare le dispersioni.Ulteriori 3,1 milioni di euro saranno destinati alla rete Chilivani-San Nicola per eliminare l’interferenza della condotta anello con il quartiere di San Nicola; 1,76 milioni di euro alla Bassa Valle del Coghinas per la razionalizzazione del settore irriguo a la Muddizza e 250 mila euro alla manutenzione degli impianti di sollevamento di Sugliana a Valledoria.

«Quella di oggi non è una semplice firma - commenta il presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna Anton Pietro Stangoni - è l’avvio di una programmazione attesa da anni. Grazie alle risorse FSC e ai fondi del Piano regionale di bonifica destinati ai consorzi, possiamo ora intervenire sui punti più fragili e strutturali della rete. È una scelta strategica e concreta a servizio dell’agricoltura, che riconosce il valore economico e sociale del nostro territorio». «Una parte importante di questi investimenti riguarda la Piana di Chilivani, un’area agricola fondamentale per allevamenti e colture foraggere – aggiunge il vice presidente Francesco Pala -. Con i nuovi interventi avremo una rete più sicura, ridurremo i rischi di fermo irriguo e potremo contare su un’alimentazione flessibile grazie alla derivazione dal Rio Mannu. Per gli agricoltori significa programmazione, affidabilità e minori vulnerabilità. Era uno degli obiettivi principali che ci eravamo posti quando ci siamo candidati al governo del Consorzio». Il direttore Generale Giuseppe Bellu sottolinea invece la visione tecnica: «I progetti che oggi prendono avvio sono frutto di un lavoro tecnico multilivello: analisi idrauliche, rilievi infrastrutturali e confronto con i distretti. Sono opere pensate non solo per risolvere criticità attuali, ma per costruire un sistema più moderno, digitale e interconnesso. Ora inizia la fase operativa, con progettazioni esecutive, autorizzazioni e programmazione dei cantieri». Il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna organizzerà, come consuetudine, una serie di incontri informativi con gli agricoltori prima dell’avvio dei cantieri.

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