Conoci sulla città metropolitana di Sassari: «Bene l'incontro dei sindaci con la presidente Todde, Solinas non ci ha mai ricevuto»
Soddisfazione da parte dell’ex primo cittadino, il quale svela che, durante il suo mandato, regnava l’assenza totale di rapporti con la presidenza della RegionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«L’incontro con la Todde per l’istituzione della città metropolitana? Una buona notizia». L’ex sindaco Mario Conoci plaude alla presidente della Regione Sardegna per aver ascoltato le istanze dei due neo primi cittadini di Alghero e Sassari in merito all’istituzione della città metropolitana di Sassari. «L’incontro segna, anche visivamente, un’inversione di rotta rispetto alla chiusura totale che il precedente presidente della Regione, Solinas, ha sempre avuto verso il nostro territorio e i suoi rappresentanti istituzionali», commenta Conoci.
«Numerose sono state le richieste di incontro da parte dei sindaci della rete metropolitana e del TIPSS, il tavolo delle istituzioni e delle parti sociali del nord-ovest della Sardegna, al presidente, tutte regolarmente disattese, così come senza risposta sono rimasti i documenti inviati al presidente con concrete proposte programmatiche e di riassetto istituzionale», svela il sindaco uscente. Ecco perché Mario Conoci accoglie positivamente l’interessamento della governatrice Alessandra Todde che alcuni giorni fa ha avuto un lungo colloquio con i neo sindaci Raimondo Cacciotto e Giuseppe Mascia sullo sviluppo del nord-ovest. «È stato affrontato il tema essenziale del riassetto istituzionale dei territori e, per il nostro, quello dell’istituzione della città metropolitana di Sassari. La mancanza delle province, o meglio, della loro rappresentatività democratica che solo il voto popolare può conferire, e per la rete metropolitana la mancanza di dignità costituzionale che l’ha limitata a essere una semplice unione di comuni con scarse risorse e nessuna funzione reale, è da troppi anni uno degli elementi, forse il più importante, che frenano uno sviluppo territoriale equilibrato e condiviso», aggiunge Mario Conoci che da sindaco ammette di aver sofferto «una fase di assenza totale di rapporti con la presidenza della Regione, tutta chiusa nelle sue stanze e contraria a qualsiasi confronto, anche semplicemente formale».