La guerra in Ucraina e le conseguenze sul piano economico, i due anni di pandemia e le difficoltà sul piano sociale, la crisi finanziaria ed energetica e la salvaguardia delle democrazie e del lavoro. Sono solo alcuni dei temi affrontati in occasione del 7° Congresso territoriale della Cgil di Sassari, aperto questa mattina presso la sala del teatro Astra.

«I tanti arretramenti che si registrano sul piano delle tutele e dei diritti, a partire da quello fondamentale del diritto ad avere un lavoro dignitoso, vengono dal disconoscimento del valore del lavoro, con sacche di povertà che si allargano e devono convivere con sfere di ricchezza sempre più concentrate nelle mani di pochi», sono le parole della segretaria generale uscente Cgil, Francesca Nurra, un intervento che sarà seguito, domani mattina, dal contributo del segretario generale della Cgil sarda, Fausto Durante, e dalle conclusioni di Franco Martini in rappresentanza della Cgil nazionale.

Al centro del dibattito il quadro politico nazionale, il valore del lavoro, il precariato, il rilancio dei poli industriali, la Chimica Verde, la continuità territoriale, i trasporti. «La dimensione sociale della crisi scatenata dalla guerra in Ucraina richiede grande solidarietà da parte di tutti, azioni comuni, responsabilità, cooperazione e diplomazia», ha sottolineato la segretaria uscente. Sul palco anche gli interventi dei vari protagonisti della politica locale, regionale  e nazionale, dal sindaco del Comune di Sassari, Nanni Campus, alla vicesindaca del Comune di Porto Torres, Simona Fois, compreso il commissario della Provincia Pietrino Fois, dall’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, al deputato Pd, Silvio Lai, fino all’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Aldo Salaris, ai consiglieri regionali Antonio Piu e Gianfranco Ganau.  

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