Nasconde la marijuana nel retto prima di entrare in carcere a Bancali, ma viene scoperto dai cani antidroga. Due anni fa l’episodio che ha portato un 50enne sassarese a essere accusato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Nello specifico si trattava di tre ovuli, già confezionati, dal peso complessivo di 5,1 grammi, celati nel corpo.

Secondo il pm le dosi erano pronte per essere vendute agli altri detenuti e in questo, oltre all’accusa dello smercio, sussisteva l’aggravante di aver avuto intenzione di farlo all’interno di una casa circondariale. Ma stamattina Letizia Doppiu Anfossi, avvocata del sassarese, ha eccepito durante la discussione, in tribunale a Sassari, come non esistessero indizi che potessero provare né l’aggravante né lo spaccio, visto il minimo quantitativo di droga. E alla fine il giudice per le udienze preliminari Giuseppe Grotteria ha assolto l’uomo.

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