Carbone nei fondali di Fiume Santo: nessun responsabile civile
Il giudice del Tribunale di Sassari ha respinto le richieste di citazione a giudizio delle tre società che si sono alternate nella proprietà e nella gestionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il giudice del Tribunale di Sassari ha respinto le richieste di citazione a giudizio come responsabili civili delle tre società che si sono alternate nella proprietà e gestione della centrale elettrica di Fiume Santo, quali Ep Produzione, Fiumesanto spa e E.On produzione spa.
Nessuna responsabilità civile nel processo che vede imputati sei dipendenti della società Ep Produzione, ritenuti responsabili di aver inquinato il mare a seguito dello sversamento nel mare del porto industriale di Porto Torres, di circa 1350 metri cubi di carbone, senza le prescritte autorizzazioni. Si tratta di Daniele Derosas, Salvatore Fois, Franco Angioni, Ruggero Lai, Antonio Sanna e Piero Gianfranco Soggia, tutti difesi dai legali Giuseppe e Luigi Conti. Nel capo di imputazione si legge che sono accusati di irregolarità nello scarico del materiale fossile dalle stive delle navi alla banchina, “abusivamente cagionato, a seguito della caduta in mare del carbone, un deterioramento significativo e misurabile del fondale marino per una superficie di circa 2.700 metri quadri”.
Secondo quanto accertato dalla Capitaneria di Porto Torres, il reato sarebbe stato commesso dal 2003 fino al 27 gennaio del 2018.
Lo scarico, quindi, sarebbe avvenuto per anni davanti alla banchina della diga foranea del bacino industriale di Porto Torres, nel luogo in cui avviene l’attracco delle navi carboniere che scaricano il combustibile per la centrale di Fiume Santo.
Prossima udienza il 28 maggio prossimo, quando saranno sentiti i primi testimoni indicati dalla Procura