Nel campo rom di Ponte Pizzinnu, contenitore di rifiuti speciali e pericolosi, l'abbattimento delle baracche fatiscenti e le carcasse di vecchie auto resteranno al loro posto, almeno per ora. Non sono state contemplate nell'intervento di bonifica e di smaltimento dei rifiuti presenti nell'area, un servizio che verrà assegnato nei prossimi giorni tramite appalto.

Non esita a confermarlo lo stesso assessore all'Ambiente, Daniele Amato in risposta ad una segnalazione presentata dal consigliere comunale Bastianino Spanu. "Sullo smaltimento dei rifiuti nel campo rom, il capitolato d'appalto in attesa all'aggiudicazione definitiva, che noi ci siamo trovati già predisposto - sottolinea l'esponente della giunta Mulas - non comprende la demolizione delle baracche, e neppure la rimozione delle carcasse delle auto, ma prevede la cernita e lo smaltimento di tutti i rifiuti presenti sul campo e la caratterizzazione del substrato del terreno con l'analisi successiva".

Nell'area sono presenti due casotti in legno posti sottosequestro "sui quali il Comune non potrà intervenire fino a che la magistratura non deciderà di togliere i sigilli" precisa l'assessore Amato "mentre per le case ancora occupate dall'ultimo nucleo familiare, in attesa di sistemazione abitativa definitiva, è stata avviata una procedura di demolizione per abuso edilizio, un intervento previsto a carico del responsabile dell'illecito". Intanto il sindaco Massimo Mulas con una ordinanza aveva prorogato i termini di 15 giorni per l'esecuzione dello sgombero dell'area di via Funtana Cherchi, in attesa che si concluda la procedura amministrativa per l'assegnazione dei voucher alle singole famiglie rom, risorse necessarie a trovare soluzioni abitative alternative al campo sosta.
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