Si concentrano sulla famiglia le serrate indagini sul caso della neonata di appena cinque giorni trovata senza vita ieri a Burgos.

La piccola è stata partorita in casa dalla madre, ma sono ancora da chiarire sia le cause che la data del decesso.

A trovare il cadavere i carabinieri di Bono, guidati dal capitano Davide Masina, venerdì pomeriggio. I militari dell’Arma sono arrivati nell’abitazione assieme agli operatori del 118 dopo che i familiari della giovane donna hanno richiesto l’intervento dei soccorsi.

Coordina le indagini, affidate ai carabinieri, la Procura di Nuoro. Non ci sono al momento iscritti nel registro degli indagati, ma sono tante le persone sentite dagli investigatori, soprattutto i familiari più stretti della donna: madre, padre e sorella, che vivono con lei in casa. Rintracciato anche il fidanzato.

Dagli elementi raccolti sinora, non risultano segni evidenti di percosse sulla donna. Ma è una pista che gli inquirenti non si sentono di escludere, così come è da vagliare e accertare l’ipotesi iniziale, ovvero che la neonata sia morta di malnutrizione o inedia.

Per sapere con certezza le cause e il momento del decesso, elementi che daranno una svolta alle indagini in un senso o nell’altro, bisogna però attendere i risultati dell’autopsia disposta dai pm nuoresi. E ci vorrà ancora qualche giorno. L’incarico al medico legale molto probabilmente verrà affidato la prossima settimana.

La piccola comunità di Burgos da ieri è attonita, sotto choc per la tragedia che ha colpito una ragazza ben inserita nella comunità, con tanti amici e amiche e il desiderio di aprire una sua attività da estetista.

(Unioneonline/L)

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