Alghero, igiene urbana in tilt per colpa degli affitti turistici in nero
Il problema sollevato da Cristian MulasPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In estate Alghero si conferma tra le mete turistiche più gettonate della Sardegna. Le presenze superano quota 200mila.
Ma il boom turistico ha un’altra faccia: l’aumento della pressione sui servizi pubblici, in particolare sul sistema di raccolta dei rifiuti. A lanciare l’allarme è Christian Mulas, presidente della Commissione consiliare Ambiente e Nettezza Urbana, che accende i riflettori su un nodo spesso sottovalutato: gli affitti turistici irregolari.
<Il problema non è operativo, ma strutturale>, spiega Mulas. <Parliamo di almeno 5.000 unità abitative affittate in nero, sia in città che nelle campagne. Gli ospiti non risultano registrati, non hanno accesso ai mastelli per la raccolta differenziata e non ricevono informazioni adeguate>. Il risultato? Sacchetti abbandonati, rifiuti nei cestini pubblici e cumuli accanto alle abitazioni dove invece le utenze regolari rispettano le regole.
Una situazione che mette a rischio il decoro urbano, crea tensioni tra residenti e turisti, e danneggia l’immagine stessa della città. Ma il danno non è solo ambientale. L’evasione della tassa di soggiorno, secondo le stime di Mulas, raggiungerebbe i 15.000 euro al giorno: circa 1,8 milioni di euro a stagione sottratti alle casse comunali.
La proposta è di portare avanti un’azione coordinata tra gli assessorati e l’impiego di risorse per rafforzare i controlli sugli affitti irregolari e migliorare la gestione dei rifiuti urbani. <Si può destinare una parte del gettito regolare della tassa di soggiorno o usare l’avanzo di amministrazione per affrontare l’emergenza in modo strutturale>, afferma. <Gestire il turismo significa governarlo. Se non governi il turismo, è il turismo a governare te>, conclude Mulas.