Bufera di vento a Porto Torres, la giunta chiede lo stato di calamità
Le forti raffiche di maestrale, oltre i 120 km orari, hanno causato danni a strutture pubbliche e privatePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La giunta comunale di Porto Torres, guidata dal sindaco Massimo Mulas, ha deliberato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale, indirizzata alla Regione Sardegna, e all’assessorato regionale della difesa dell’Ambiente, a causa dei danni ingenti provocati dalla violenta bufera di vento e dalle mareggiate che, nella giornata del 23 dicembre scorso, hanno imperversato sul litorale, interessando tutto il territorio comunale.
Le forti raffiche di maestrale, oltre i 120 chilometri orari, hanno causato danni a beni privati, a strutture e infrastrutture pubbliche.
L’amministrazione ha inviato richiesta anche all’Agenzia regionale per il sostegno all’agricoltura per l'assegnazione di adeguate risorse finanziarie, per il ristoro dei danni subiti dagli operatori agricoli e dalle aziende agroalimentari.
Sono ancora in corso gli accertamenti per valutare l’entità dei danni. Gli eventi burrascosi avevano costretto il primo cittadino ad attivare il Centro operativo comunale per fronteggiare l’emergenza, anche a seguito del crollo di alcune porzioni della copertura in amianto, cadute dal vecchio fabbricato industriale della società Sarda Laterizi ormai dismessa, materiale in eternit finito sulla provinciale 34, la strada chiusa da dieci giorni per i rischi alla salute dei cittadini. Il sindaco Mulas ha firmato un’ordinanza di rimozione immediata delle lastre in eternit e avviato la procedura per istituire la cabina di regia, con l'obiettivo di coinvolgere i soggetti interessati sul problema amianto.
Nei giorni scorsi Mulas ha autorizzato gli Uffici comunali a provvedere ad inviare le lettere agli enti preposti – Regione, Provincia di Sassari, Consorzio industriale provinciale e Prefettura di Sassari- affinché si attivino per risolvere la criticità ambientale dell’amianto, materiale che ricopre la maggior parte delle coperture e delle strutture dei capannoni industriali, nell’immensa area produttiva di Porto Torres.