Si spengono gli ultimi focolai nella piana di Santa Lucia a Bonorva. Tutti il giorno sino alle 19 e 30 di stasera gli elicotteri e i Canadair hanno riversato nelle campagne tonnellate di acqua. Da stamattina nella piana per fortuna non è partito nessun fronte di fuoco, ma i mezzi aerei hanno continuato ininterrottamente la loro opera, anche a scopo precauzionale. A terra a vigilare barracelli e Corpo forestale.

Dopo il passaggio di aerei ed elicotteri nella piana tornava un irreale silenzio, in un paesaggio quasi lunare. Anche la città appare tramortita: nelle vie non si vede quasi nessuno. Tra i pochi in giro, un anziano signore esclama: "Ci siamo abituati ai rumori degli aerei dei soccorsi. Sembriamo in guerra". La comunità è stata colpita al cuore dall'incendio di sabato e di ieri: 3.300 ettari andati in fumo. La piana di Santa Lucia per Bonorva è linfa vitale: pascoli, decine di aziende, centinaia di allevatori, uno stabilimento di acque minerali molto importante, anch'esso gravemente danneggiato. In diversi, in pochi attimi, hanno visto distrutto con i propri occhi il lavoro di una vita.

Per ora ci sono 3 indagati: persone che avrebbero incoscientemente organizzato un barbecue, dal quale si sarebbero propagate le fiamme. Ma ci dovrà essere tempo per tutto: per individuare i colpevoli e anche per ricominciare.

La comunità di Bonorva è costituita da gente laboriosa, abituata a fare sacrifici e ad alzarsi presto la mattina. Sono in molti a scommettere che, nonostante tutto, i bonorvesi saranno più forti del fuoco e si riprenderanno. Il sindaco Massimo D'Agostino è esausto: per lui e la sua Giunta sono state giornate durissime e amare. Il primo cittadino, al termine di questo lungo giorno, ha solo la forza di dire: "Nella piana sembra tutto a posto. Per ora".
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