Ennesima aggressione ai danni di un'agente della Polizia penitenziaria nel carcere di Bancali.

Stando a quanto trapela dal penitenziario sassarese, il responsabile dell'aggressione sarebbe un presunto jihadista detenuto nella nona sezione dell'istituto.

Il poliziotto penitenziario, mentre provvedeva a controllare i detenuti che uscivano da una sala ricreativa, è stato colpito con una sedia e poi si è trovato nella traiettoria di un cancelletto di metallo, spinto con violenza dal detenuto.

L'agente ha riportato una ferita alla zigomo e a un occhio.

È stato trasferito per accertamenti nel pronto soccorso dell'ospedale civile di Sassari. Le sue condizioni non sarebbero gravi, ma sarebbero in corso verifiche da parte degli specialisti del nosocomio sassarese, per escludere danni all'occhio.

L'episodio ha già provocato le prime reazioni delle organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria.

Negli ultimi mesi si sono verificati diversi episodi di questo tipo. Il referente territoriale del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) Antonio Cannas: "Da tempo denunciamo la situazione del carcere di Bancali. Le aggressioni proseguono, non ci sono stati provvedimenti per tutelare il personale. La scopertura dell'organico è drammatica. Era stato garantito che i detenuti As2 sarennero stati presi in carico dal Gruppo operativo mobile della Polizia Penitenziaria, ma non è avvenuto. Le aggressioni proseguono in un carcere senza direttore e senza comandante della Polizia penitenziaria in pianta stabile".
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