Nella notte del capodanno 2018 Marcello Cuguttu, al tempo 37enne, subì tre coltellate a Ozieri inferte dalla compagna nel corso di un violento litigio.

Dall’episodio nacquero due processi, prima a carico della donna, Giovanna Sanna, condannata in primo grado per lesioni e assolta invece in Appello tenendo conto della legittima difesa.

Poi lo stesso Cuguttu venne mandato a giudizio per il reato di calunnia perché aveva sostenuto che il coltello fosse stato preso dalla donna per pugnalarlo mentre, a parere dell’accusa, era stato proprio l’uomo a tirarlo fuori dalla cucina.

Oggi in tribunale a Sassari si è tenuta la discussione su quest’ultima contestazione che ha visto il pm Antonio Piras sollecitare una condanna a due anni per l’uomo.

Sulla stessa linea l’avvocato della parte civile, Abele Cherchi, che ha sempre seguito la vicenda assistendo Sanna.

Proprio il legale ha ricordato come in secondo grado si ricostruì la dinamica portando a ipotizzare, attraverso la perizia del medico legale Salvatore Lorenzoni, appunto la legittima difesa da parte della signora. La quale avrebbe preso l’arma dopo che il 37enne l’aveva minacciata con la stessa.

L’avvocato dell’uomo, Antonio Secci, ha invece sostenuto l’innocenza di Cuguttu. Al termine della Camera di consiglio la giudice Monia Adami ha assolto l’imputato perché il fatto non sussiste. L’avvocato Cherchi ha già annunciato che farà ricorso.

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