Archeoastronomia, a Sassari il XIV convegno “La misura del tempo”
La Fondazione di Sardegna ospita l'evento organizzato dal Circolo culturale Aristeo e dalla Società astronomica turritanaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il fenomeno megalitico in Goceano, con particolare riferimento al circolo di Pes’a culu a Bultei, e le nuove letture archeoastronomiche del complesso funerario di Li Muri ad Arzachena. Sono tra gli argomenti che verranno trattati venerdì durante la XIV edizione del convegno di archeoastronomia “La misura del tempo”, in programma nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna a partire dalle 9.30. L'ingresso è libero.
L’appuntamento è organizzato dal Circolo culturale Aristeo e dalla Società astronomica turritana d’intesa con le più accreditate istituzioni nell’ambito dell’archeoastronomia e della astronomia culturale.
I lavori saranno aperti da Paolo Colona dell’Accademia delle Stelle che parlerà dei riferimenti stellari e i sistemi calendariali nel testo di Esiodo Le opere e i giorni. L’archeologo Marina De Franceschini e l’archeoastronomo Giuseppe Veneziano illustreranno l’orientamento astronomico della Rocca di Cerere a Enna. Elio Antonello dell’Osservatorio astronomico di Brera proporrà alcuni esempi su come determinare date antiche con metodi astronomici, mentre Flavio Carnevale, dell’Università La Sapienza di Roma, chiuderà la sessione mattutina sul tema “Oltre le barriere del rilievo: una proposta metodologica per un archeometria più accessibile”.
Nel pomeriggio, dedicato a tematiche regionali, Alberto Cora dell’Istituto nazionale di astrofisica di Torino illustrerà un’analisi statistica della rappresentazione delle Pleiadi sulla stele di Madau a Fonni. L’archeologa Giuseppina Marras, Simonetta Castia del Circolo culturale Aristeo e Michele Forteleoni della Società astronomica turritana parleranno del circolo megalitico di Pes’a culu a Bultei. Castia e Forteleoni indicheranno quindi nuove letture archeoastronomiche del complesso funerario di Li Muri ad Arzachena. Chiuderà i lavori l’architetto Serena Noemi Cappai, che illustrerà lo schema compositivo, geometrico e proporzionale della torre nuragica.
