Ancora fuoco a Bonorva: «Sempre la stessa zona. Casualità? No, strategia criminale»
Il sindaco D’Agostino: «Dobbiamo farci bruciare anche le piante dei piedi affinché quest'incubo finisca?»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Bruciano ancora le campagne di Bonorva. E il fuoco di oggi è la dimostrazione che più di qualcosa non torni, agli occhi del sindaco Massimo D’Agostino.
«Stesso punto, stesso fuoco, vento diverso», sostiene, mentre il fumo inizia a levarsi alto nella medesima zona che era stata colpita dalle fiamme nei giorni scorsi. Come negli anni precedenti. Continuiamo a dire che sia una riaccensione o che sia una casualità?», si domanda retoricamente il primo cittadino, per poi aggiungere: «Dobbiamo farci bruciare anche le piante dei piedi affinché quest'incubo finisca?».
Macchia mediterranea e vegetazione in fiamme stanno tenendo impegnate le squadre del Corpo Forestale e i vigili del fuoco di Sassari, intervenuti poco prima delle 14 per il nuovo allarme. Si cerca di creare un rocciaio in grado di rallentare il propagarsi del fuoco. Sul posto anche barracelli e volontari per cercare di arginare il rogo. In volo due elicotteri della Forestale, partiti dalla base di Anela e di Farcana. Chiesto anche l’intervento del SuperPuma, l’elicottero pesante della flotta regionale.
Lo stesso D’Agostino davanti all’ennesimo rogo, il 16 giugno, aveva attaccato: «Se un incendio appiccato dal criminale, ieri, distrugge 500 ettari di territorio e il giorno dopo, a 200 metri di distanza da dove è partito, viene nuovamente appiccato un altro incendio che provoca altrettanti danni, allora non siamo davanti agli “Incendi estivi” ma ci troviamo davanti a dei criminali che stanno conducendo una guerra crudele e pianificata».
E allora la guerra «si combatte con mezzi eccezionali. Basta. Bonorva è chiaramente presa di mira da tempo da questi criminali che ogni anno si divertono distruggendo il nostro territorio. E allora», era stato l’appello, «la Regione ci aiuti nello scovare questi delinquenti che prima o poi faranno dei danni irreparabili. Al Corpo Forestale vengano garantite le opportune risorse per dotarsi di strumenti di intelligence e di tecnologia che ci aiutino a sconfiggere quest’incubo».