Scrive lettere dal carcere Marcello Tilloca, l'operaio di 42 anni che il 23 dicembre scorso ha strangolato la moglie, Michela Fiori, nella loro casa di Alghero.

In quelle righe inviate all'esterno dalla sua cella non fa cenno né alla vittima né ai loro due figli.

Quel giorno, l'antivigilia di Natale, era stata la donna ad aprirgli la porta dell'appartamento nel quartiere di Sant'Agostino. Le liti andavano avanti da tempo perché lei dopo la separazione voleva divorziare, lui si ostinava a dire "no". E la furia dell'uomo si è scatenata con un omicidio, infine Tilloca si era presentato ai carabinieri per confessare il delitto.

I bambini sono stati presi in carico dal Comune e prima di lasciare Alghero per raggiungere Genova hanno incontrato il sindaco, Mario Bruno. A lui avevano consegnato un foglio con disegnato un cuore e i loro due nomi.
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