"Facciamo nascere non una, ma dieci Free Library nei vari quartieri della città. Molti cittadini algheresi e di ogni parte della Sardegna mi stanno scrivendo per esprimere solidarietà e donare libri nuovi e altri datati da far rivivere di mano in mano, per consolidare una cultura e una civiltà che comunque ci appartiene".

È l'idea lanciata dal sindaco Mario Bruno dopo che i vandali hanno distrutto la casetta per la condivisione dei libri dell'associazione ResPublica.

"Esprimendo decisa condanna verso ogni forma di vandalismo e rinnovando il pieno supporto e sostegno dell'Amministrazione comunale, ho ribadito agli organizzatori che siamo pronti a rilanciare - ha continuato Bruno - in tutti i modi possibili. Siamo al loro fianco e di tutti coloro che credono nella cultura e nella civiltà. Non una, ma dieci Free Library".

Il giorno dell'inaugurazione, i promotori della Little Free Library avevano detto che gli atti vandalici contro le casette dei libri erano molto rari: "Perciò speriamo di non essere l'eccezione che conferma la regola".

Tutti avevano riso di quella che voleva essere una battuta e non certo una profezia. Invece, a cinque giorni dal taglio del nastro della piccola casetta di legno per la condivisione dei libri, collocata in via Simon, adiacente l'ingresso del Distretto della Creatività, i vandali si sono accaniti contro la struttura, sfondando a calci il tetto e abbandonando i libri per terra.

"Sporgeremo denuncia contro ignoti, perché vogliamo prendere le distanze da un gesto stupido, inutile e incivile", hanno fatto sapere i promotori dell'iniziativa. Non solo, rimetteranno in funzione la casetta dei libri, magari con un nuovo slogan: "Se l'alcool ti fa male prova ad ubriacarti con un bel libro".

Il sindaco Mario Bruno aveva condannato il gesto, "non bisogna arrendersi alla stupidità e all'ignoranza", aveva detto, chiedendo maggiori controlli alle forze dell'ordine.

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