Il cantiere della nuova circonvallazione, con le ultime piogge, si è trasformato in una piscina e la terra degli scavi è diventata argilla.

In allarme i residenti dei vicini quartieri, specie quelli in via Antoine de Saint Exupery, costretti a camminare nel fango per raggiungere le loro case. Ma la preoccupazione maggiore è per possibili smottamenti e crolli di metri cubi di terra sotto il peso dell'acqua.

«Ci si chiede se tutte le precauzioni, norme e misure di sicurezza, a tutela dell'incolumità dei residenti, siano state adottate – si domanda il capogruppo dell’Udc Christian Mulas - e perché proprio nei giorni di criticità meteorologica gli addetti della ditta esecutrice dei lavori parrebbe che non siano mai presenti sul luogo del cantiere, dove invece potrebbero dare assistenza ai residenti, in caso di necessità, e vigilare sulla tenuta delle opere sottoposte a stress idraulico».

Mulas ora chiede agli uffici comunali di procedere con una verifica sullo stato dei luoghi, «soprattutto in termini di agibilità, transitabilità e sicurezza».

© Riproduzione riservata