Alghero, 16enne assalito dal branco a calci e pugni finisce in ospedale: indagini in corso
L’agguato sotto casa. Il giovane, ferito anche alla testa con una bottiglia di vetro, è stato salvato grazie all’intervento della madre che ha sentito le urla e lanciato l’allarmePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un’aggressione violenta e improvvisa ha scosso Alghero nella notte di sabato. Un ragazzo di 16 anni è stato attirato sotto casa con una scusa e lì aggredito da un gruppo di coetanei, tutti minorenni, tra i 16 e i 17 anni. Secondo la prima ricostruzione, il giovane si sarebbe trovato improvvisamente circondato da sette-otto ragazzi che lo avrebbero colpito con calci e pugni, ferendolo alla testa anche con una bottiglia di vetro. A interrompere il pestaggio l’intervento della madre del ragazzo che, sentendo le urla e il trambusto, si è affacciata alla finestra gridando a squarciagola. A quel punto il branco si è dato alla fuga.
Il sedicenne è stato soccorso e trasportato al pronto soccorso: le sue condizioni non sarebbero gravi, ma i medici hanno stimato una prognosi di circa quindici giorni di cure. Sull’episodio, in cui indagano i carabinieri, è intervenuto con durezza Michele Pais, consigliere comunale della Lega ad Alghero, che parla apertamente di allarme sicurezza. «Siamo di fronte a un episodio estremamente preoccupante, che purtroppo non è affatto un caso isolato», afferma Pais, definendo quanto accaduto «un campanello d’allarme che non può essere minimizzato né derubricato a semplice disagio giovanile».
Il consigliere esprime solidarietà alla famiglia della vittima, che ha denunciato pubblicamente l’accaduto. «Mi farò carico di questa situazione come amministratore e come genitore – aggiunge –. I nostri figli devono essere liberi di uscire di casa senza vivere nella paura. Serve un’azione coordinata e immediata».
