Si parla di abbattimento dei daini nel parco di Porto Conte e subito scoppia la protesta delle associazioni ambientaliste.

Dopo i cinghiali, infatti, toccherebbe adesso agli esemplari di Dama dama a fare da bersaglio alle doppiette. L'ultimo censimento risale al 2014, quando erano stati avvistati 243 esemplari. Troppi, dicono i vertici della riserva, decisi a dare il via a una campagna di contenimento già approvata dal Ministero.

Ma il Gruppo di intervento giuridico chiede uno stop. Suggerisce, in alternativa agli spari, di trasferire gli esemplari in esubero in altre Foreste demaniali della Sardegna. "Batti a ribatti, il Parco naturale regionale Porto Conte sta riuscendo nel suo intento: far sparare ai daini. Ora ha avuto il parere favorevole del Comitato regionale faunistico", svela Stefano Deliperi del Gruppo di intervento giuridico.

Il direttore del parco di Porto Conte, Mariano Mariani, fa presente invece che la popolazione di daini all'interno del territorio sottoposto a tutela è cresciuta a dismisura, diventando una vera emergenza. "Il territorio ha superato la propria soglia di tolleranza - dice - ed è quindi necessario un piano di contenimento".

Il territorio del parco è al primo posto, in Sardegna, per numero di incidenti dovuti alla fauna selvatica e gli agricoltori stanno subendo enormi danni alla colture.
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