Abbandonata all'altare, sorpresa per il mancato sposo: per il codice civile deve risarcirla
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Potrebbe prendere una svolta inaspettata la vicenda di Nadia Murineddu, la donna del Sassarese abbandonata praticamente all'altare dal promesso sposo.
La storia è diventata virale sul web, con tanti messaggi di incoraggiamento e affetto (e non solo dalle donne): sabato scorso, nella chiesa di Sorso, a dieci chilometri da Sassari, la 39enne - vestita di bianco - aspetta il suo fidanzato.
Si chiama Giovanni e ha 24 anni. Dopo un'ora di attesa la chiama: "Devo rientrare alla base" e, poco dopo, arriva la conferma dei carabinieri: "Si è barricato in caserma".
Nadia è completamente smarrita, vede gli invitati andare via confusi e imbarazzati. Suo padre la prende e le dice: "Andiamo al ristorante, tanto è tutto pagato".
E così fanno, tutti insieme, anche se la festa non è quella che Nadia aveva sognato.
IL RISARCIMENTO - Adesso però il 24enne potrebbe ricevere una brutta sorpresa.
L'articolo 81 del codice civile, infatti, prevede che la promessa di matrimonio fatta con atto pubblico, come quella di Nadia e Giovanni, "obbliga il promittente che senza giusto motivo rifiuti di eseguirla a risarcire il danno cagionato all'altra parte per le spese fatte e per le obbligazioni contratte a causa di quella promessa".
Risarcimento, si legge sempre nel codice, che la sposa abbandonata ha diritto a chiedere entro un anno dal rifiuto.
Quel brindisi un po' triste, che Nadia e i suoi parenti hanno celebrato al ricevimento, potrebbe così finire sul conto del militare.
Un piccolo modo per farsi perdonare: anche se per lei, il perdono, "è l'ultimo dei pensieri".
(Redazione Online/D)
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