Protesta ai cancelli dell’ex Petrolchimico di Porto Torres. Questa mattina i lavoratori dell’indotto, operai della Quadrifoglio srl, l’azienda specializzata nella realizzazione di ponteggi, hanno scioperato insieme ai sindacati della Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. Circa duecento manifestanti in solidarietà dei 25 dipendenti dell’azienda che rischiano di restare senza lavoro.

La vertenza inaspritasi a seguito della volontà aziendale di non rinnovare il contratto di solidarietà, strumento che garantiva un utilizzo della cassa integrazione a rotazione per i dipendenti interessati dal calo di lavoro, ha origini fin da quando la Quadrifoglio vincendo la gara d’appalto ha iniziato i lavori nel sito industriale. «Le attività del settore ponteggi gestiti dalla società sono in difficoltà, ma la stessa Quadrifoglio - protestano i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil -, pur potendo, non ha voluto prorogare il contratto di solidarietà che ha consentito, fino ad oggi, pur con difficoltà di proteggere i lavoratori e gestire la situazione». 

Il segretario Femca Cisl centro nord Sardegna, Davide Tilocca, precisa: «A seguito dell’assorbimento di tutto il personale interessato al cambio d’appalto, negli anni successivi era evidente che il personale fosse in eccesso rispetto al lavoro che la committente Versalis aveva garantito in gara d’appalto. Uno dei motivi per cui come organizzazioni abbiamo sempre gestito e cercato di mantenere tutto l’organico in forze – aggiunge - era la possibilità che la committente, attraverso le corrette attività di smontaggio dei vecchi impianti ormai fermi, richiedesse ulteriore lavoro e quindi l’azienda era pronta a rispondere all’esigenza». I sindacati attribuiscono molta responsabilità alla Quadrifoglio «per gli scarsi rapporti sindacali e di relazione con i lavoratori», ma puntano il dito soprattutto contro la committente Versalis «che come nulla fosse cede i lavori di smontaggio ad altra società senza avvalersi delle imprese che già hanno un contratto d’appalto».

Domani mattina i lavoratori dell'indotto, con la solidarietà dei diretti, ritorneranno a protestare davanti ai cancelli della portineria centrale dell'area industriale. 

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