Sardegna sfregiata dai turisti: "Serve il Daspo ambientale"
Un "Daspo ambientale" contro i crimini che colpiscono il patrimonio naturale della Sardegna: a proporlo è Carmelo Spada, delegato Wwf per l'Isola.
"In poche ore - spiega - si sono succeduti episodi barbari per i quali il Wwf chiede il massimo della sanzione amministrativa. Ma ancor di più chiede un Daspo ambientale nei confronti di questi incivili, perché vengano allontanati dalla Sardegna".
"Una simile tipologia di turista non deve mettere più piede nella nostra Isola", aggiunge.
Due i casi registrati negli ultimi giorni: il primo nell'Area marina protetta di Capo Carbonara, dove una nacchera di mare (Pinna nobilis) lunga alcune decine di centimetri è stata prelevata dall'acqua, "come se fosse un bancomat", a Porto Giunco, Villasimius.
Si tratta, ricorda, di "una specie particolarmente protetta inserita negli allegati della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) dell'Unione europea in quanto di interesse comunitario e richiede una protezione rigorosa. La sua raccolta è assolutamente vietata e può essere consentita per soli fini scientifici".
La Pinna nobilis, spiega Spada, "è a rischio perché potrebbe essere rimasta vittima di un patogeno che ne starebbe provocando una moria diffusa. Purtroppo il fenomeno è già stato riscontrato anche nei mari e nelle aree marine protette della Sardegna".
Il secondo episodio è avvenuto a Cala Cipolla, nella zona di Chia, e "ha visto protagonista un tale che ha fiocinato e squartato in riva al mare un esemplare di razza che stava, peraltro, per partorire".
In entrambi i casi, annuncia il delegato per l'Isola, "Wwf si costituirà parte civile contro i barbari ambientali che compiono simili atti criminali contro natura, con l'aggravante che sono stati perpetrati all'interno di aree marine protette".
(Unioneonline/s.s.)
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