"C'è stato un calo dell'attenzione quando siamo entrati in zona bianca, non si può negare, ma non accetto le accuse scriteriate di alcuni personaggi politici di primo piano che accusano la Sardegna e la sua classe dirigente di aver aperto in modo indiscriminato. Parlo del segretario del Pd Enrico Letta, che non perde occasione di parlare della Sardegna e di cose che non conosce. Ricordo che le aperture sono state concordate con un tavolo tecnico, insieme all'Istituto Superiore di Sanita'".

Cosi' l'assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, ospite a "The Breakfast Club" su Radio Capital, commenta la decisione di lasciare in area rossa l'Isola.

"Paradossale con i numeri che abbiamo essere rossi. Secondo me il sistema delle zone funziona male. Siamo in rosso con i numeri migliori della maggior parte delle regioni in giallo. Il peggioramento dei dati non è stato causato solo dalle aperture, ma dalla diffusione della variante inglese, che prima era per noi sconosciuta. I contagi non li abbiamo comunque avuti in bar e ristoranti, il vero problema erano gli assembramenti nelle case private. Abbiamo oggi 119 contagi ogni 100mila abitanti, un dato al di sotto della media del paese. Veniamo puniti quando siamo ormai fuori dal pericolo".
(Unioneonline/v.l.)

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