L'energia delle imprese rosa guida l'uscita dalla crisi anche in Sardegna.

Le aziende femminili nell'Isola crescono (+1,5%) a una velocità tripla rispetto a quelle maschili.

Il boom è nel Nuorese, dove nel 2016, rispetto al 2014, la crescita è addirittura del 3,2%.

Oristano, invece, rappresenta l'unica provincia sarda in cui le imprese rosa registrano il segno meno.

È quanto emerge da "Donne al lavoro, la scelta di fare l'impresa", lo studio di Censis-Confcooperative in cui si rileva che le aziende femminili crescono soprattutto nelle aree metropolitane del Sud.

IL BOOM NEL NUORESE - In Sardegna, in termini assoluti, il primato spetta alla città metropolitana di Cagliari, dove alla fine del 2016 le imprese femminili erano 15.689 (+0,3% rispetto 2014), con un tasso di femminilizzazione del 22,5%, ben più elevato rispetto al 21,8% di quello registrato a livello nazionale.

Ma nell'Isola, la crescita maggiore è nel Nuorese, dove la crescita delle imprese guidate da donne è stata di oltre il 100% rispetto alla media regionale.

Qui, infatti, con 6.849 imprese registrate, la crescita è stata del 3,2% (tasso di femminilizzazione 24,2%), un dato che colloca la provincia del Centro Sardegna al 32esimo posto nella classifica nazionale.

Segno più anche a Sassari dove il numero di imprese al femminile è cresciuto del 2,6%, passando dalle 12.199 imprese femminili del 2014 alle 12.515 registrate nel 2016 (tasso di femminilizzazione 22,2%).

La maglia nera spetta a Oristano, l'unica provincia isolana in cui le imprese femminili sono diminuite, seppure di poco, passando dalle 3.106 del 2014 alle 3.080 del 2016, un dato che ha fatto calare il tasso di femminilizzazione sotto la media nazionale, al 21,7%.
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