Il ddl per commissariare tutte le aziende sanitarie è legge. Il testo è stato approvato dal Consiglio regionale con 33 voti favore (16 i no). Ma la Giunta non potrà sostituire i direttori generali prima del varo della legge Finanziaria. Sicché, se ne riparlerà ad aprile. In ogni caso, l’Esecutivo ha 45 giorni di tempo dall’entrata in vigore della riformina.

In fase finale del dibattito, l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, «il commissariamento è l’ultimo dei miei pensieri. Io sono pragmatico. Il ddl è il punto zero di partenza. I dipartimenti di prevenzione, per esempio, servono ad abbattere le liste d’attesa. Fare prevenzione significa evitare che la gente nei territori invada i pronto soccorso».

Per giustificare i commissariamenti, la riforma ha apportato una serie di modifiche all’organizzazione del sistema sanitario regionale. Le più importanti riguardano gli accorpamenti del Microcitemico dalla Asl 8 di Cagliari all’Arnas Brotzu (nonostante la forte contrarietà del personale dell’Antonio Cao) e dell’Ospedale Marino di Alghero dall’AoU di Sassari alla Asl 1. Polemiche sul ruolo dell’Ares, l’Azienda regionale della Salute nella quale vengono accentrate molte funzioni. Troppe, secondo la minoranza, a tal punto che sarebbe forte il rischio di impugnazione del provvedimento dinanzi alla Corte Costituzionale.

Altra misura che ha fatto discutere, l’istituzione di centri e dipartimenti regionali per la prevenzione, la salute mentale e le dipendenze. Il centrodestra ritiene che non siano a costo zero, come dovrebbe essere quando, come in questo caso, la Regione non ha un bilancio approvato. E proprio per questo ha rinunciato a partecipare alla votazione di questi emendamenti. Via libera anche all’ospedale dei bambini e all’avvio del processo di riconoscimento di un Irccs per la cura delle malattie rare.

Assente in Aula Alessandra Todde. Il relatore di minoranza Antonello Peru si è comunque rivolto alla presidente della Regione: «Un testo inefficace e privo di contenuti, utile solo a consolidare interessi di partito». Angelo Cocciu di FI ha fatto notare che nella scorsa legislatura «abbiamo tenuto in carica i direttori generali che abbiamo trovato fino a scadenza naturale».

Ulteriori dettagli e approfondimenti nei servizi su L’Unione Sarda in edicola e sull’app

© Riproduzione riservata