«Era contento e allegro come sempre. Ci ha salutato dicendo "Ci vediamo stasera". Poi è uscito per la sua solita passeggiata quotidiana». Invece Salvatore Cireddu, il 78enne trovato morto riverso a terra in via Fiume domenica scorsa, a casa non è più tornato. La figlia Rossella ricorda commossa quegli ultimi momenti: lei, figlia unica, che soltanto un anno fa ha perso la madre e che adesso, di punto in bianco, in una serata alla vigilia di Capodanno, si è ritrovata orfana.

L'INCIDENTE - A raccontare i dettagli di quella tragica sera è il marito di lei, Walter. In attesa che le indagini rivelino che cosa sia realmente successo a pochi passi dai Giardini di via Fiume, in una sera che sarebbe dovuta essere di festa e che invece si è trasformata in tragedia.

«Mio suocero ormai era in pensione, era una persona molto attiva e ogni giorno usciva per fare la sua passeggiata. Domenica dopo pranzo è salito a casa per cambiarsi, ha preso le sue medicine e, dopo averci salutato, è uscito per la passeggiata».

Erano le 17.30 e in casa c'erano ancora alcuni ospiti. Ormai da anni Salvatore Cireddu si era trasferito nello stesso stabile dove abitava la figlia per starle vicino, visti anche i problemi di salute di lei. «Verso le 19.30 - prosegue il genero - dopo che tutti gli ospiti erano andati via, hanno suonato il campanello. Mio figlio è corso ad aprire urlando "È tornato nonno". Invece ci siamo trovati davanti i carabinieri che ci hanno restituito il portafogli e ci hanno detto che mio suocero era caduto ed era stato portato in ospedale».

Da qui la corsa al Santissima Trinità di Cagliari dove i medici hanno dato poche speranze. Salvatore Cireddu aveva avuto tre arresti cardiaci e la ripresa sembrava impossibile. «Già dall'inizio ci è stato detto che era molto grave, che le speranze erano ridotte a un lumicino anche perché non si sapeva esattamente per quanto fosse rimasto privo di sensi». La mattina dopo è arrivata la telefonata che mai avrebbero voluto ricevere.

LA CORSA IN OSPEDALE - «Ci hanno chiamato per dirci che mio suocero non ce l'aveva fatta. È stato un colpo durissimo. Lui era la nostra roccia, il nostro tutto. Portava i bambini a scuola, faceva la spesa, ci aiutava in ogni modo».

Salvatore Cireddu era un uomo attivo e in forma. L'operazione al cuore subita 10 anni fa per l'applicazione di uno stent era andata a buon fine. Il pensionato prendeva le sue medicine e faceva attività fisica per allenare il cuore. La morte della moglie, appena un anno fa, lo aveva inevitabilmente scosso. Così, per stare vicino alla figlia che ha qualche problema di salute, aveva deciso di trasferirsi a Quartu, nella stessa palazzina, per poter trascorrere il tempo con i suoi nipotini.

L'INCHIESTA - Solo le indagini potranno stabilire cosa sia successo. A pochi metri dal luogo in cui è stato ritrovato il pensionato, c'è uno dei chiusini dell'irrigazione senza coperchio di protezione e ricoperto dall'erba. Gli agenti della Polizia locale hanno sistemato le transenne e qualcuno ha lasciato un mazzo di fiori. «La cosa che fa più male è che sia morto così - dice Rossella Cireddu -. Perderlo in questo modo, vederlo uscire di casa contento e non riabbracciarlo più. Aspetto che le indagini facciano luce sulle cause della sua morte».

Giorgia Daga

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