Un “no” può cambiare una vita. A volte è un sussurro che cerca di farsi strada tra la paura, altre volte un urlo che spezza il silenzio. Ogni giorno, troppe donne combattono contro la violenza, spesso nell’indifferenza di chi le circonda. È per loro, e per chi ha trovato la forza di dire basta, che la DomusArT di Quartucciu, la casa campidanese di via Neghelli, apre le sue porte a due appuntamenti di profonda intensità.

Sabato alle 19, lo spettacolo “Se dico no è no” intreccerà teatro, musica e testimonianze dirette. Un racconto ideato da Maria Francesca Chiappe, Ambra Pintore e Claudia Rabellino, per dare voce alle donne che hanno saputo trasformare il dolore in libertà. Lo spettacolo, infatti, si propone di affrontare il tema della violenza sulle donne attraverso linguaggi artistici e testimonianze dirette.

Martedì 25 novembre, invece, le studentesse e gli studenti della scuola media locale si faranno portavoce di un messaggio di speranza: con l’installazione “Stendiamo i tappeti e non calpestiamo i diritti delle donne”, trasformeranno abiti abbandonati in simboli di resilienza e rispetto. Sarà realizzato un grande tappeto di colore per dire no alla violenza. L'obiettivo dell'incontro è sensibilizzare i giovani al rispetto dei diritti delle donne e riflettere sul tema della violenza di genere. Un grido d’arte e comunità, per non smettere mai di dire “no” alla violenza.

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