Un punto a favore nella loro battaglia contro le servitù: così gli antimilitaristi di A Foras considerano la presentazione della richiesta di Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) da parte dell’Esercito per poter svolgere le esercitazioni all’interno del Poligono di Teulada. 

Un iter mai percorso in 70 anni, che dovrà valutare l’impatto delle grandi manovre a fuoco su siti tutelati sotto il profilo ambientale, avviato dopo le iniziative del comitato.  

«Nell'estate 2023 A Foras ha iniziato a studiare la possibilità di un'azione legale contro le esercitazioni militari che da 70 anni si svolgono nella totale illegalità», si legge in una nota, «seguendo l'esempio delle associazioni ambientaliste pugliesi che hanno ottenuto il blocco delle esercitazioni militari svolte in area Sic senza nessuna valutazione di incidenza ambientale».

 A Foras ha «presentato due ricorsi al Tar contro il calendario delle esercitazioni, nel 2023 e nel 2024, grazie all'associazione Gruppo di Intervento Giuridico e all’avvocato Melis Costa (che si sono fatti carico di firmare il ricorso), e agli avvocati Pubusa e Lai che sono intervenuti nel ricorso per conto di A Foras».

I giudici del tribunale amministrativo non si sono ancora espressi nel merito, «ma per la prima volta dopo 70 anni l'Esercito ha presentato agli uffici regionali la documentazione per ottenere la Vinca. Anche grazie alle insistenze dei membri civili del Comipa, l'esercito italiano non può continuare ad operare nella totale illegalità».

Gli antimilitaristi sono pronti a «presentare delle osservazioni in questo procedimento, dato che la documentazione presentata dall'Esercito sembra molto lacunosa, ma ciò che ci interessa sottolineare ora è che il ministero della Difesa non può più comportarsi come se fosse il padrone assoluto. Non permetteremo mai più che la nostra terra venga usata come una colonia e combatteremo con ogni mezzo a nostra disposizione per raggiungere i nostri obbiettivi: fermare le esercitazioni militari, chiudere le basi, bonificare i poligoni con un adeguato risarcimento delle popolazioni interessate».

(Unioneonline/E.Fr.)

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