Non è ufficiale ma è probabile che lo scheletro umano ritrovato mercoledì in un canale di Uta sia quello Marco Frau, 52 anni, maestro di Assemini svanito nel nulla a ottobre 2019. Dagli esami autoptici eseguiti ieri al Policlinico di Monserrato dall'équipe del medico legale Roberto Demontis sono emersi dettagli importanti: il cadavere è di un uomo tra i 30 e i 50 anni, morto uno-due anni fa. Le cause del decesso sono ancora in fase di accertamento. L'uomo indossava scarpe di marca Geox, pantaloni neri e una maglietta chiara griffata Piazza Italia. Indumenti abitualmente indossati da Frau, sostiene chi lo conosceva. Il cerchio si stringe, anche se al momento manca ancora la certezza: per dare un nome e un cognome allo scheletro ritrovato da un gruppo di bambini nel tratto tombato del canale Rio Nostu bisognerà attendere l'esito degli esami del Dna affidati ai carabinieri del Ris.

L'autopsia

Il cadavere apparterrebbe a un individuo di sesso maschile, tra i 30 e i 50 anni, alto tra i 166 e i 170 centimetri. Le scarpe Geox sono di taglia 43. Oltre all'identità, per il momento non c'è certezza sulle cause del decesso e poi: il cadavere come è finito nel punto del ritrovamento? Si è trattato di un suicidio, o di un omicidio? Oppure di un incidente in seguito al quale la salma è stata trasportata dalla piena del fiume a 15 metri dall'inizio della parte tombata del Rio Nostu? Ieri i medici legali hanno messo a disposizione dei Ris il materiale necessario agli esami del dna che sarà poi comparato con quello dei parenti delle persone scomparse negli ultimi anni.

Gli indumenti ritrovati sullo scheletro, fanno sapere i medici, restano a disposizione delle persone che ritengano di sapere a chi appartenevano.

Marco Frau (L'Unione Sarda)
Marco Frau (L'Unione Sarda)
Marco Frau (L'Unione Sarda)

Le ipotesi

Considerati il periodo del decesso e l'età rilevata dall'esame autoptico, il cadavere potrebbe appartenere a due delle persone scomparse negli ultimi due anni. Il primo è Marco Frau di Villasimius, 52 anni, maestro delle scuole elementari di via Carmine, ad Assemini. L'uomo era sparito la notte del 15 ottobre 2019 dopo aver cenato con una collega nella sua casa. Qui aveva lasciato documenti e cellulare. Elementi non rinvenuti nemmeno sul cadavere ritrovato a Uta: addosso solo una maglietta chiara, pantaloni neri, cintura e scarpe Geox. Questi - sostiene chi lo conosceva - sarebbero simili a quelle indossati abitualmente dall'insegnante, compreso il giorno della scomparsa. L'altra sparizione più recente è quella di Salvatore Angioni di Sestu: l'uomo, 47 anni, il 12 marzo 2020 era uscito di casa dicendo alla madre di essere diretto alle Poste. Al momento restano ipotesi: il giallo del cadavere di Uta potrà essere risolto soltanto all'esito degli esami del dna.

Lorenzo Ena

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