Dopo giorni di indagini e appostamenti, i Carabinieri di Uta hanno scioperto un capannone industriale trasformato in una vera e propria serra per la produzione intensiva di marijuana destinata allo spaccio.

L’attività d’indagine nasce dalla collaborazione tra il personale di Enel e gli uomini dell’Arma, che sono riusciti a individuare quel luogo per i "consumi anomali" di energia.

I Carabinieri hanno fatto irruzione e hanno sorpreso due uomini di 30 e 37 anni mentre curavano l’estesa piantagione composta da 505 piante di Cannabis Indica.

Nel corso delle operazioni sono stati anche sequestrati sette trasformatori a timer elettrici, due inverter, 61 scatole di derivazione, 15 ventilatori, due split a pompa di calore con motore esterno, 17 termoconvettori ad aria calda, 54 lampade alogene con relativo alloggiamento e 22 involucri contenente sostanza stupefacente già pronti per essere piazzati sul mercato.

I due, tratti in arresto, sono stati posti ai domiciliari.

(Unioneonline/F)
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