Teulada, pascoli al veleno dentro il poligono: ecco le analisi
I controlli effettuati dallo stesso ministero della Difesa hanno portato al divieto della presenza di animali. Superate le soglie di inquinamento stabilite per le zone industrialiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Concentrazioni di piombo e antimonio oltre i limiti di legge in due campioni. Inquinamento da arsenico in un punto di prelievo. Questo nella zona dove si spara. Ma anche troppo cadmio e piombo in ulteriori due campioni e 42 superamenti della quantità di tallio tollerabile nell’area aperta al pascolo. Alcuni dei metalli pesanti sono stati trovati in quantità anche tre volte superiori alle soglie di contaminazione.
La copertina del dossier
Lo dicono le analisi effettuate all’interno del poligono di Capo Teulada che hanno portato allo stop all’accesso degli animali, con un ordine della Prefettura di Cagliari emesso nella terza settimana di luglio. Il provvedimento di interdizione era noto, perché comunicato a tutti gli enti civili interessati: Regione, Città metropolitana di Cagliari, Arpas e Comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi. A essere rimasti “impigliati” nelle Pec erano i dati rilevati: numeri che dimostrano un inquinamento diffuso che, per certi aspetti, potrebbe apparire inspiegabile.
La campagna
L’intervento di monitoraggio ambientale è annuale e viene commissionato dal Ministero della Difesa. Sul campo hanno lavorato le imprese White Lab-Lav Srl e Ela Srl. I prelievi sono stati effettuati fra il 13 e il 28 gennaio, quindi sei mesi prima dell’emissione dell’ordine di evacuazione del poligono. All’interno dei 72 chilometri quadri di poligono stati sono stati individuati 2.260 punti di prelievo di terreno superficiale e 12 di acqua.
Un elemento, tra i tanti considerati, assume rilevanza: il calcolo delle soglie di contaminazione non viene effettuato sulla base dei parametri che si applicano alle aree verdi. Il poligono, ai fini del monitoraggio, è classificato come territorio industriale. Le soglie di tolleranza per gli inquinanti, quindi, sono molto più alte. E se vengono sforate significa che l’inquinamento c’è ed è consistente.
I risultati
Se per il piombo sono “accettati” 1000 milligrammi per chilo, secondo le analisi si è arrivati anche a 1.200. Più moderate, anche se “fuori” norma, le concentrazioni di arsenico e di antimonio. «Un confronto con le concentrazioni soglia di contaminazione per aree destinate a produzioni agroalimentari», si legge nella relazione finale, in riferimento alle tabelle ministeriali, «mostra 50 punti di superamento principalmente per tallio e piombo, oltre a più occasionali per antimonio e cadmio». Si rileva, continua il documento, «una diffusa presenza di tallio (concentrazione fino a 3,4 milligrammi per chilo) in 42 punti di campionamento». Il limite è di un milligrammo. Come siano finiti i metalli pesanti in una zona del poligono nella quale non si spara resta per ora una fenomeno senza spiegazione. L’ipotesi è che all’interno dell’area militare siano state effettuate movimentazioni di terra da un punto all’altro. Ma al momento non c’è conferma.
Le reazioni
Il 20 agosto dovrebbero essere effettuate le controanalisi. Intanto il danno è fatto: i pastori per ora restano fuori dalle aree del poligono a loro destinate dai disciplinari d’uso e la notizia dell’inquinamento è arrivata durante la stagione estiva. «Un danno d’immagine dal quale ci riserviamo di tutelarci», ha detto il sindaco di Teulada, Angelo Milia, in consiglio comunale. E lo ha scritto anche in un documento inviato alla Regione col quale chiede l’istituzione di un osservatorio ambientale sul poligono: organo di controllo previsto dalla legge mai attivato perché da Villa Devoto, sul tema, nessuno ha mai fatto pressione. Per decenni. (e.fr.)
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