Un tempo Sinnai era una delle capitali delle mandorle. La raccolta scattava ad agosto e si concludeva con l’inizio della vendemmia.

Nella raccolta che si faceva a mano, trovavano spazio soprattutto ragazzi che riuscivano a mettere da parte un po’ di soldi anche in previsione dell’avvio dell’anno scolastico e quindi per l’acquisto dei libri e dell’altro materiale didattico necessario.

La produzione era importante e le mandorle venivano acquistate dai grossisti e utilizzate soprattutto nella preparazione dei dolci. Una vera e propria piccola industria quella delle mandorle che garantiva lavoro ed economia.

Tempi ormai lontani e dimenticati: tanti mandorleti sono stati espiantati negli ultimi quarant’anni, altri sono stati distrutti dal fuoco, altri sono invecchiati senza essere sostituiti con nuovi impianti. Oggi è rimasto ben poco nelle campagne e non tutti trovano conveniente fare la raccolta con rese ridotte al minimo.

Qualcuno negli ultimi anni ha fatto dei reimpianti secondo le nuove tecniche consigliate dagli agronomi. Ma si tratta di casi sporadici perché le campagne sono sempre più abbandonate.

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