Nell'ala dell'edificio 3 del parco tecnologico di Pula, dov'era la sede di SharDna (presa in affitto da Sardegna Ricerche, agenzia regionale) e dove ancora i locali sono a disposizione del curatore fallimentare, l'altro ieri i carabinieri hanno chiuso coi sigilli tre stanze.

È arrivata anche qui, nel cuore della ricerca scientifica in Sardegna, l'eco dell'indagine della Procura di Lanusei sulla sparizione di un migliaio di campioni di Dna, ma a Pula - dove il Crs4 gestisce il centro di sequenziamento del genoma umano più importante in Italia - la storia è un'altra, una storia che non c'entra nulla con Shardna (che nel parco tecnologico, appunto, aveva preso in locazione 400 metri quadri di uffici e laboratori).

Qui il Crs4, che lavora per enti, ospedali e società di tutta Italia, collabora con l'equipe di Progenia, lo studio avviato nel 2001 dal genetista Giuseppe Pilia e oggi condotto dal professor Francesco Cucca, che ha raccolto il Dna di 7 mila volontari ogliastrini a Lanusei, Arzana, Elini e Ilbono.

Uno studio che va avanti.

Oggi su L'Unione Sarda il servizio completo con le interviste.
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