Cinque anni fa il contratto d'affitto col curatore degli impianti sportivi della San Francesco. Per tre anni l'omonima società è riuscita a pagare regolarmente l'affitto di 5mila euro mensili. Poi mille difficoltà con la società che non è più riuscita a versare regolarmente l'affitto dovuto. Risultato? 400 tra bambini e ragazzi dai quattro ai sedici anni non hanno più campi di calcio per andare avanti. Rischiano insomma di trovarsi in strada anche se alcune società quartesi e cagliaritane si sono già dette d'accordo per mettere a disposizione i propri impianti per consentire alla San Francesco di finire la stagione in corso.

In ogni caso, il polo sportivo, nelle vicinanze del cimitero, chiuderà il 12 febbraio (pare che la struttura sarà messa in vendita: ma queste sono cose private). Il curatore avrà i suoi motivi. Di certo, è scattato l'Sos su Facebook: le famiglie dei 400 tesserati stanno facendo girare la notizia chiedendo aiuto anche al sindaco Stefano Delunas. "Siamo davvero preoccupati - dice il presidente della San Francesco, Claudio Cordeddu - abbiamo chiesto al curatore degli impianti di rivedere il contratto di affitto. Non è stato possibile. Ora siamo degli sfrattati: è davvero assurdo che una città come Quartu non abbia adeguate strutture sportive per tutti. Chiuso e abbandonato lo stadio di Is Arenas, abbandonati altri impianti, il Sant'Elena emigrato a Quartucciu. Ora anche noi non i nostri bambini e i loro familiari faremo gli emigrati. Abbiamo ottenuto la disponibilità del Quartu 2000, della Ferrini Cagliari, del Monte Claro. La stagione la porteremo a termine. Ma, poi?". L'Sos insomma è stato lanciato. Ma il futuro è davvero incerto. Una sconfitta per tutti.
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