Diciotto sughere abbattute, una sanzione da quasi duemila euro per ciascuna all’azienda proprietaria del terreno e a chi ha eseguito i lavori: scempio nelle campagne di Sarroch, dove da un terreno privato sono state tagliate delle querce senza alcuna autorizzazione.

Le piante sono state abbattute accanto al terreno in cui si trova il velodromo, che appartiene a un’azienda del settore della ristorazione di Tonara. Secondo le indagini condotte dagli agenti del Corpo forestale della stazione di Pula, l’abbattimento degli alberi sarebbe servito a fare spazio all’ampliamento dei locali del centro cottura.

Al taglio sono scampate per fortuna alcune querce ultrasecolari, ma altre, presenti comunque in quel terreno da molti decenni, sono state abbattute.

A segnalare il taglio selvaggio delle sughere all’amministrazione comunale sono stati dei cittadini, indignati per quello che stava accadendo.

Luca Tolu, assessore all’Ambiente, ricostruisce l’accaduto: «Si tratta di un terreno privato, ma esiste una legge del 1994 che regolamenta il taglio di questi alberi. Quello commesso è uno scempio, quasi venti piante di ogni dimensione sono state eliminate per lasciare spazio a dei lavori di ampliamento dei locali cottura: la situazione è stata immediatamente segnalata dalla nostra compagnia barracellare al Corpo forestale».

Alessio Girau, comandante della compagnia barracellare del paese, parla di scempio: «Vedere quegli alberi abbattuti è stato un grande dispiacere, la legge è piuttosto chiara, non è consentito il taglio delle sughere senza autorizzazione, ecco perché sia la società proprietaria del terreno che chi ha eseguito il taglio sono stati multati».

In Consiglio comunale l’indignazione per l’abbattimento delle querce è unanime. Mirko Spiga, capogruppo di “Noi per Sarroch”, spiega come la sola sanzione sia una pena troppo esigua per uno scempio simile: «Siamo rimasti esterrefatti, quello che è accaduto è inaccettabile. Non basta la multa, chi ha eliminato quegli alberi dovrebbe essere obbligato a piantarne dei nuovi, non può passare il messaggio che ogniuno sia libero di agire in maniera così scriteriata solo perché è proprietario del terreno».

Amareggiato per il taglio delle sughere dal terreno che costeggia il velodromo anche il sindaco, Angelo Dessì: «Stiamo dando vita a un progetto di riforestazione per dare a questo paese un futuro più verde, spiace constatare che non tutti abbiano la stessa sensibilità».

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