Siringhe, sacche di sangue e plasma e altro materiale di tipo ospedaliero buttato in aperta campagna e dove scorre il rio santa Lucia a Capoterra.

È il comportamento, secondo le accuse della procura, del quale si sarebbe reso responsabile il titolare di due società (la Safelab e la Lac) che gestiscono quattro laboratori di analisi operativi a Sarroch, Capoterra, Dolianova e Serramanna.

Questa mattina gli uomini del Nucleo investigativo regionale della Forestale hanno eseguito l'ordine di sequestro dei laboratori emesso dalla gip Ermengarda Ferrarese su richiesta del pm Diana Lecca. Sotto accusa si trova l'amministratore delle società, Maurizio Sitzia, al quale gli inquirenti contestano lo smaltimento abusivo di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo e di un inquinamento ambientale. L'avvocato Daniele Condemi, difensore di Sitiza, respinge le accuse.
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