San Vito: un murale per Antoni Cuccu, cultore della poesia sarda
Guadagnava pochissimo ma il suo vero obiettivo era un altro: salvare la limbaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sabato San Vito ricorderà uno dei suoi figli più illustri, Antoni Cuccu, l'uomo tanto innamorato della poesia di Sardegna che andava in giro nelle piazze di tutta l'Isola. Lo faceva per seguire le gare poetiche che riusciva poi a trascrivere in libricini che stampava a proprie spese, vendendoli poi tra le piazze della stessa Sardegna. Una grandissima, straordinaria memoria storica.
Nato nel 1921 a San Vito, il paese delle launeddas, tziu Antoni viaggiava con la sua auto e una valigia di cartone piena di questi storici libricini che in tanti forse continuano a custodire gelosamente. Guadagnava pochissimo ma il suo vero obiettivo era un altro. Salvare la lingua sarda.
Sabato sera Tziu Antoni Cuccu sarà ricordato a San Vito, suo paese natale, con la Giornata della poesia sarda. Nell'occasione, alle 17,45, sarà inaugurato anche un murale realizzato da Stefano Pani. Alla cerimonia saranno presenti il sindaco Marco Siddi, altri amministratori comunali, il figlio di Tziu Antoni, Vittorino. Saranno presenti anche Luigi Lai, suonatore di launeddas di San Vito, i teneros di Seneghe, i poeti logudoresi Cristoforo Muntone e Celestino Mureddu che alle 21,30 si esibiranno in una gara poetica .
Presenta Stefania Angiu: «Una serata tutta per Tziu Antoni Cuccu – ha detto il sindaco Marco Siddi – una figura straordinaria che a San Vito ricordano tutti: un uomo che ha atto la storia della poesia sarda, difendendola con i suoi straordinari libretti. Infaticabile, intelligentissimo, uomo di grandissima cultura: quasi una legenda».
Grande l'attenzione in tutto il Sarrabus e non solo per quest'uomo mite, silenzioso, difficile da dimenticare. Qualcuno lo ricorda come «un uomo schivo, di poche parole; svolgeva la sua missione in silenzio, in qualsiasi stagione e con qualsiasi tempo, senza mai arrendersi, sino al giorno della sua morte, nel 2003».