Sos per salvare la memoria storica della miniera di San Leone. Ennesima denuncia dell'associazione Amici di Sardegna rivolta agli amministratori pubblici per recuperare le tante strutture sparse in giro per l'Isola.

Gli attivisti, stavolta, chiedono il salvataggio della prima stazione ferroviaria costruita in Sardegna, realizzata a servizio della miniera tra il 1862 e il 1865 nei territori compresi tra Capoterra, Uta e Assemini.

"Da salvaguardare ci sarebbe anche la grande costruzione che ospitava i trasfertisti della miniera - spiega Roberto Copparoni, presidente di Amici di Sardegna - un edificio che si potrebbe riqualificare e trasformare in una struttura alberghiera capace di ospitare fino a un centinaio di persone. Ci chiediamo perché nessuno intervenga per recuperare questo patrimonio storico di immenso valore, che potrebbe creare anche nuovi posti di lavoro. La Regione dovrebbe acquistare tutta l'area, visto che è stata messa in vendita dal liquidatore della Kovisar, che ne è proprietaria, utilizzando i finanziamenti messi a disposizione dall'Unione europea proprio per questi progetti".
© Riproduzione riservata