Indossa magliette recanti le scritte in italiano e inglese "Benvenuti in Sardegna, l'isola della fabbrica di bombe", tra le mani centinaia di volantini, anche in inglese, a ben riassumere un punto di vista, assolutamente contrario alla produzione ed esportazione di esplosivi da parte dello stabilimento domusnovese della Rwm Italia Spa.

Il militante di Pax Christi Antonello Repetto e 4 attivisti del Cagliari Social Forum si sono presentati così stamani all'aeroporto di Elmas.

Un sit-in - andato avanti per tutta la mattina, durante il quale il gruppo ha fermato centinaia di turisti per metterli a conoscenza dell'attività svolta dalla fabbrica domusnovese.

Digos e polizia aeroportuale si sono limitati a osservare da lontano assicurando che "l'iniziativa, preventivamente autorizzata, si è svolta pacificamente e civilmente".

Ma non era certo quello il rischio, viste anche le precendenti iniziative che l'attivista carlofortino ha messo in atto, anche in solitaria, nei pressi dello stabilimento domusnovese.

"Il nostro intento - spiega - era quello di sensibilizzare i turisti in arrivo sul fatto che la splendida isola che vengono a visitare presenta anche il risvolto negativo di ospitare la maggior parte di servitù militari d'Italia, oltre ovviamente a una fabbrica di bombe che produce morte. Direi che l'intento è stato pienamente centrato".

A sentire Repetto tantissimi sono stati i viaggiatori interessati alle informazioni, in quanto all'oscuro persino dell'ubicazione della fabbrica.

Pochi quelli che, spinti dalla fretta, si sono limitati solo a prendere il volantino e giusto 2 o 3 quelli che lo hanno rifiutato dicendosi a favore della fabbrica.

Una risposta alle continue contestazioni degli antimilitaristi e ai propositi di riconversione dello stabilimento l'avevano data per la prima volta qualche settimana fa gli stessi dipendenti Rwm. I quali, rompendo un lungo silenzio, avevano scritto una lettera per respingere ogni accusa.

"Non è certo impedendo a noi di produrre ed esportare che si possano fermare i conflitti nei teatri di guerra", era uno dei passaggi fondamentali della nota dei lavoratori Rwm.

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