«Che fine ha fatto la compagnia dei barracelli?». A chiederlo è la consigliera di minoranza Paola Cocco, ricordando che l’istituzione dei barracelli «è una proposta che accomunava entrambi gli schieramenti in campagna elettore». Cocco evidenzia la necessità crearla per contrastare con ogni mezzo il degrado che regna nelle campagne quartuccesi. «Non possiamo assolutamente indietreggiare rispetto a questa proposta. Ci sono abbondanti rifiuti, scarti di lavorazione un po’ ovunque. La campagna è terra di nessuno in cui gli incivili agiscono indisturbati. Oltre allo scempio paesaggistico, c'è un reale problema sanitario». In realtà i barracelli garantirebbero la sicurezza che gli abitanti del borgo di Sant’Isidoro chiedono ormai da anni. «Il recente attentato all'unica attività commerciale di Sant’Isidoro ne è un esempio.

È inaccettabile lasciare che parte dei nostri concittadini si sentano soli e abbandonati dalle istituzioni. Se dovesse chiudere l'unico punto di ritrovo del borgo, sarebbe davvero una grave piaga sociale di cui noi tutti saremo responsabili», prosegue la consigliera di minoranza, «purtroppo dalle risposte alla mia ultima interrogazione consiliare, le notizie non sono confortanti e i tempi di istituzione della compagnia barracellare sembrano ancora molto lunghi, sempre che ci sia l'effettiva volontà di farla». È altrettanto vero però che avere la compagnia comporta anche dei costi. «Servono investimenti con fondi di bilancio e, probabilmente, le priorità di questa Giunta sono orientate altrove. Oltre a un impegno attivo e serio, ci vuole una precisa intenzione politica perché sulla sicurezza e la salute non si può né scherzare né tergiversare», evidenzia ancora Cocco.

«In realtà la Giunta, dallo scorso luglio, ha compiuto tutti i passaggi necessari e ha lavorato sulla convenzione e sul regolamento per aderire in forma associata con i Comuni di Maracalagonis e Quartu», replica l’assessore all’urbanistica Cristian Mereu, «abbiamo dovuto aspettare che, Maracalagonis, in quanto capofila, risolvesse alcune questioni interne alla gestione della compagnia». Per Mereu, agire in forma associata è importante per creare nuove opportunità di crescita e sviluppo. «Il rispetto dell'ambiente è sicuramente dominante e per raggiungere l'obiettivo intendiamo dar vita a nuove forme di collaborazione con i nostri cittadini anche attraverso i barracelli», conclude. Gli stessi abitanti del borgo però temono che la compagnia rimanga un sogno. «Nonostante avessimo più volte segnalato alla Giunta le buone predisposizioni per un consorzio che il comandante della compagnia Barracellare di Selargius, la sindaca Fadda di Maracalagonis e il sindaco Milia di Quartu avevano proposto, non abbiamo ancora avuto alcun riscontro», commenta Luciano Asuni dell’associazione abitanti di Sant’Isidoro.

© Riproduzione riservata