Quartu, una madre: "Mia figlia morta sulla strada maledetta"
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Aveva nove anni Manola Mura quando un'auto l'ha travolta, trascinandola per cinquanta metri, in via dell'Autonomia Regionale Sarda a Quartu Sant'Elena.
Era la sera della finale dei Mondiali del 1990.
Sono passati 28 anni da allora, ma nella strada delle croci, poco è cambiato.
Il progetto per la messa in sicurezza è pronto ma i cantieri non sono ancora stati aperti. "Quella strada è sempre la stessa", dice la mamma della bambina Nella Cao, "senza luci in un ampio tratto e senza marciapiedi. Dopo mia figlia sono morte tante altre persone e adesso ho paura per miei nipoti".
Nella casa nel litorale, il tempo sembra non essere passato. Manola sorride nelle cornici colorate distribuite in soggiorno e sembra che non sia mai andata via.
"La sua morte avrebbe dovuto insegnare qualcosa", prosegue la mamma, "invece siamo ancora qui a parlare di croci".