Un'abitazione a Quartu trasformata in una fabbrica di cannabis per rifornire i consumatori di droga nonostante l'emergenza coronavirus.

La scoperta è stata fatta dagli agenti del Commissariato cittadino che hanno arrestato un trentenne, su disposizione del pm Rosella Spano che ha seguito le indagini coordinate dal vice questore Davide Carboni e dal sostituto commissario Gianni Noto.

L'inchiesta è stata avviata dopo una segnalazione anonima che indicava una attività di spaccio presso un'abitazione. Dopo i necessari accertamenti è scattato il blitz che ha consentito agli investigatori di scoprire un vero e proprio laboratorio per la lavorazione dello stupefacente, dove la marijuana veniva coltivata, trasformata e confezionata in bustine dotate addirittura di una sorta di "marchio di fabbrica", in stile giamaicano.

Nel giardino della casa era collocata la piantagione: 63 piante di cannabis di varia grandezza, alcune delle quali con infiorescenza ed altre appena messe a dimora. Recuperati anche 700 grammi di foglie essiccate.

Secondo le stime, un business illecito del valore di almeno 50mila euro.
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