Quartu, nuovi espropri per il Tyrrhenian link: «La battaglia continua»
Coinvolti decine di cittadini e aziende agricole, comitato sul piede di guerraUna manifestazione contro il Tyrrhenian link a Quartu (archivio)
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Nuovi espropri in arrivo per la realizzazione del Tyrrhenian link, il cavidotto che collegherà Sicilia e Sardegna.
Decine di cittadini quartesi hanno ricevuto l’avviso e ora hanno trenta giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni.
Sale nuovamente la tensione, dunque, come testimonia il duro comunicato del Comitato Quartu No Tyrrhenian Link. «Questi giorni è stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Quartu l’avviso di imposizione di altri vincoli di esproprio e/o di asservimento coattivo (servitù di elettrodo/passaggio) che coinvolgeranno altre decine e decine di cittadini quartesi, comprese aziende agricole» si legge.
«Sull’impatto ambientale ma soprattutto sulla salute dell’uomo nulla è stato fatto e noi tutti oggi ci troviamo a dover subire questa servitù senza sapere quali saranno le conseguenze per i cittadini. Il sindaco disse che era un cavetto che sarebbe passato sulla via pubblica, una cosa non vera alla luce della consulenza disposta dall’amministrazione di Selargius secondo cui il cavo Tyrrhenian link sembrerebbe causare gravi conseguenze non solo alla vegetazione ma anche alla salute umana. Nessuno studio sull’impatto alla salute è stato fatto, doveroso dinanzi alla portata dell’opera in costruzione».
Nell’avviso pubblico Terna precisa che «il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha delegato (con facoltà di subdelega) la società ad esercitare tutti i poteri espropriativi previsti dalla legge». Chiaro il messaggio: il mega progetto va avanti senza ripensamenti.
Tutti i dettagli nell’articolo di Giorgia Daga su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale