Quartu, a Terra Mala una catena umana per dire “no” al Tyrrhenian Link
Nuova protesta contro il gigantesco cavo di Terna, opera da 1,9 miliardi che collegherà la Sardegna alla SiciliaNuova protesta questa mattina contro il progetto Tyrrhenian Link. Da Selargius, dove nei giorni scorsi c'è stato il taglio degli ulivi, i comitati si sono spostati a Quartu nella lottizzazione di Marina delle Nereidi a Terra Mala, in via Mercurio, dove appunto ci sarà il punto di approdo del gigantesco cavo di Terna, che collegherà la Sardegna alla Sicilia.
Un’opera da 1,9 miliardi del colosso dell’energia, fortemente osteggiata da tutti i Comitati che da mesi si battono per contrastare non le energie rinnovabili, ma la speculazione che si portano dietro.
Ed è proprio qui, a picco su un mare cristallino che si sono dati appuntamento, assieme a tanti residenti della zona, per uno speciale flash mob marino. Una sorta di catena umana tra i ciottoli di questo paradiso circondato da una pineta, mano nella mano per protestare contro il progetto Tyrrhenian Link ma anche per richiedere un confronto con l' amministrazione comunale quartese, a detta del Comitato < ad oggi ancora silente>.
Non li ha fermati nemmeno il caldo atroce di una mattina per niente mitigata da un leggerissimo maestrale. E con le inconfondibili magliette gialle già alle 11 in tantissimi erano in via Mercurio. Bandiere in mano e striscioni, alcuni anche contro il sindaco Graziano Milia.
«Siamo qui di nuovo» ha spiegato la portavoce del Comitato No Tyrrhenian di Quartu Maria Paola Murgia, «per informare sempre di più i cittadini, per far vedere loro cosa sta succedendo e per denunciare anche il fatto che non ci è stato concesso il consiglio comunale aperto, come abbiamo chiesto e in questo modo di fatto, si sta rifiutando il dialogo e il confronto». E ancora Giulia Lai ha aggiunto: «Abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari, per abuso di ufficio, falso in atto pubblico e violazione sulle norme del dibattito pubblico».