Pula, il Comune rivendica l’antica testa di terracotta ritrovata in mare
La richiesta del sindaco alla Soprintendenza per esporre il manufatto al Museo PatroniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Chiediamo di poter entrare in possesso della testa maschile in terracotta e delle lastre di marmo recuperate nelle acque di Pula, in modo da poterle esporre al museo cittadino Giovanni Patroni, prossimo alla riapertura”.
Il sindaco, Walter Cabasino, ha presentato una richiesta formale alla Soprintendenza per avere in concessione i preziosi reperti, risalenti all’epoca romana, recuperati nei mesi scorsi in mare, e presentati per la prima volta al pubblico durante una conferenza di PulArchàios.
“La nostra Amministrazione e i nostri concittadini – spiega Cabasino -, anche grazie alle azioni messe in atto dalla Fondazione Pula Cultura Diffusa, da diversi anni sono impegnati con atti concreti nel preservare, tutelare, salvaguardare, valorizzare e tramandare questo patrimonio alle nuove generazioni. Una ulteriore opportunità per raggiungere questo obiettivo sarà sicuramente verrà rappresentata dalla piena disponibilità del nuovo museo Patroni, che ci apprestiamo a riaprire al pubblico dopo il restauro, la testa in terracotta ritrovata dagli uomini del Nucleo Sdai Cagliari di Comsubin della Marina Militare e due manufatti in marmo recuperati dai fondali del mare di Nora dai Carabinieri del Nucleo subacquei dopo la segnalazione di un cittadino”.