Durante l'ultimo dibattito per la presentazione del disegno di legge che prevede l'istituzione del parco nella pineta di Sinnai (che abbraccia anche i territori confinanti di Settimo, Dolianova e Soleminis) alcuni cacciatori hanno chiesto chiarimenti con Marco Efisio Pisano (dell'associazione Caccia, pesca ambiente), su eventuali restrizioni previste per l'attività venatoria.

A rassicurare gli stessi cacciatori è stato il firmatario del disegno di legge, Cesare Moriconi.

"La proposta di Parco, così come perimetrato include un'area demaniale attualmente gestita da Forestas e già preclusa alla caccia - ha spiegato - Il confine è il tagliafuoco della pineta. La caccia potrà continuare ad essere esercitata esattamente come prima in tutti i luoghi in cui è attualmente consentita. I sindaci non perderanno alcun potere di controllo sui territori e le attività di pianificazione e programmazione avverranno in seno all'assemblea, il principale organo del Parco, composta proprio dai sindaci, i quali esprimeranno le loro volontà, in un contesto istituzionale che renderà più forte ed efficace la loro azione politica".

"Il Parco - ha proseguito Moriconi - non sarà un intervento di mera tutela ambientale, ma un progetto di sviluppo strategico finalizzato alla valorizzazione delle risorse naturali e, soprattutto, dello straordinario patrimonio di valori di cui è disseminato questo territorio e che va dal turismo all'agricoltura, sino al commercio, passando per i prodotti tipici delle nostre tradizioni locali, l'enogastronomia, la cultura, lo sport, la storia, la qualità della vita".
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