Domani alle 10,30 il progetto del parco eolico a Baccu Mandara approda in Consiglio comunale a Msracalagonis.

Intanto, anche l’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG) ha contestato il progetto inviando delle osservazioni al procedimento di valutazione di impatto ambientale (Via). Girg parla di «aerogeneratori alti 220 metri (potenza 6,6 MW ciascuno, complessivamente 92,4 MW), sbancamenti, viabilità, cavidotti, cabine elettriche in area in buona parte boscata e ricca di macchia mediterranea, come chiaramente indicato anche dal piano paesaggistico regionale». In sostanza, «un visibilissimo muro di acciaio fra la costa e i monti dei Sette Fratelli».

E questo, rincara l’associazione, nonostante «la presenza di vincolo idrogeologico e vincolo paesaggistico». La centrale eolica, infatti, sorgerebbe «ben dentro la fascia di rispetto estesa sette chilometri dal limite delle zone tutelate con vincolo idrogeologico o paesaggistico».

Pertanto il Grig ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica «di esprimere formale diniego alla compatibilità ambientale dell’impianto in progetto» e ha informato il Ministero della Cultura, la Regione Sardegna, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e il Comune di Maracalagonis, che, si legge, «recentemente ha scoperto il progetto, ma si ignora quali iniziative concrete abbia intrapreso in proposito».

(Unioneonline/L)

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