"Chi sa qualcosa parli, anche in forma anonima, e ci aiuti a uscire da quest'angoscia". A 14 mesi dalla scomparsa di Cristian Farris, calzolaio 27enne di Orroli sparito nel nulla il 21 ottobre del 2019, la madre Giulia Sulis chiede ancora una volta di conoscere la verità.

L'appello, l'ennesimo, arriva per il tramite dell'avvocato di famiglia, Gianfranco Piscitelli, che negli ultimi mesi ha messo nero su bianco una relazione nella quale vengono ricostruiti i sei mesi precedenti alla scomparsa. Il dossier potrebbe dare una svolta all'inchiesta della Procura di Cagliari che da un anno procede per omicidio.

Fin da subito, infatti, si è temuto che il giovane fosse stato vittima di un assassinio. A rafforzare questa ipotesi e far pensare che non si trattasse di un allontanamento volontario, arrivò il giorno dopo la scomparsa il ritrovamento del furgone di Cristian completamente bruciato: al suo interno c'era anche il cellulare del giovane. Ed è proprio al cellulare che si riferiscono i familiari quando si chiedono "a distanza di un anno, com'è possibile che con tutte le possibilità date alla Giustizia, non si sappia con chi ha parlato o messaggiato prima di sparire?".

Mariella Careddu
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