Omicidio Corona, in carcere accusato ingiustamente dal pentito: maxi risarcimento per il giovane di Dolianova
Maxi risarcimento per l'imputato detenuto ingiustamente per omicidio.
La Corte d'appello ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Patrizio Rovelli e Maria Grazia Monni nell'interesse di Francesco Baldussu, il ventiseienne di Dolianova finito in carcere per oltre un anno, poi ai domiciliari per 153 giorni perché ritenuto responsabile dell'omicidio del servo pastore ventenne Alberto Corona, freddato con un colpo di pistola in bocca nel febbraio 2009 nell'ovile in cui lavorava nelle campagne di Serdiana, in località Ghineu.
Baldussu, risultato estraneo all'omicidio con sentenza irrevocabile, dovrà essere risarcito di circa 150mila euro: è stato assolto con formula piena. Mentre, successivamente per il delitto Corona è stato condannato il pentito della 'ndrangheta Rocco Varacalli, sotto protezione in Sardegna e proprietario delle pecore accudite dalla vittima.
Varacalli in fase d'inchiesta aveva chiesto e ottenuto di poter partecipare alle indagini.
Il caso del collaboratore di giustizia calabrese è balzato alle cronache nei giorni scorsi, quando l'onorevole Daniele Capezzone ha chiesto chiarimenti in merito al Ministro della Giustizia.