"A Quirra arrivavano armi obsolete da tutta Italia che venivano smaltite facendole brillare. Erano i soldati a preparare i crateri e a provocare le esplosioni a torso nudo, senza alcuna protezione". La testimonianza choc arriva dall'ex sottufficiale dell'Aeronautica Gianni Palombo, che ieri ha raccontato questi fatti alla commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito a Roma.

L'ex generale Francesco Piras, 74 anni, capo ufficio operazioni del poligono di Quirra fra il 1982 e il 30 settembre del 1988, ha minimizzato: "Erano solo attività marginali del poligono: noi eseguivamo gli ordini che arrivavano da Roma".

L'ex docente dell'Università di Siena, Francesco Riccobono, ha confermato l'inquinamento di metalli cancerogeni a Quirra: "La Rumianca di Macchiareddu, che gestiva la miniera di Baccu Locci, scaricava i fanghi all'arsenico direttamente nei fiumi della zona".
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